14/06/2016

Miscelatore Futurista Record Nazionale 2016: ecco i finalisti

Sono stati annunciati a Milano nell’ambito di Baritalia Hub al Palazzo del Ghiaccio i nomi dei finalisti della competizione Miscelatore Futurista Record Nazionale 2016 promossa da Giulio Cocchi in collaborazione con altre case storiche della liquoristica italiana: Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega e Tassoni.

 

Alla finale che si svolgerà il 4 luglio a Torino parteciperanno:

Roberto Abbadati del  M.A.S. con la polibibita Densobolla

Mirco Camilletti del Green Bar di Fano con la polibibita Gusto Doppio

Giulia D’Alberto del Close di Palermo con la polibibita Primo Soccorso

Valerio Dussich del Bancoventisei di Latina con la polibibita V.a.f.f.a.

Elisa Favaron del Palazzo delle Misture Bassano del Grappa con la polibibita Svegliappetito

Cinzia Ferro  dell’Estremadura Café di Verbania con la polibibita Svetta

Carlotta Linzalata dello Smile Tree di Torino con la polibibita L’iperveloce

Nicola Mancinone dell’Hemingway Cocktail Restaurant di Alba con la polibibita La Eco-Logica

Enzo Tana del Business Caffé di Casoria con la polibibita Teatro della Sorpresa

Valerio Trentani del Mandarin Oriental di Milano con la polibibita Mi è caduto il bicchiere

 

La selezione delle dieci polibibite finaliste è avvenuta davanti al notaio: di altissimo profilo la partecipazione al concorso, con evidente ricerca storica e filologica tra le polibibite inviate.

Una giuria d’eccezione – composta da Fulvio Piccinino, autore del libro “La Miscelazione futurista”, Erik Lorincz, head bartender dell’American Bar del Savoy di Londra, Christian Maspes, head bartender del Gong Bar allo Shangri-La Hotel, Rossella De Stefano, direttore di Bargiornale e Roberto Bava, AD di Cocchi – sceglierà il 4 luglio a Torino il Miscelatore record nazionale 2016 che volerà al Tales of the Cocktail di New Orleans (19 – 24 luglio).

 

Dice Roberto Bava: “Si tratta di una competizione anomala, qui sono le ricette che vincono. L’obiettivo è raccogliere un corpus di polibibite che sarà la base per il rilancio di questo stile “vintage” ma 100 % italiano rispetto alle altre scuole di miscelazione. Siamo molto soddisfatti per il livello delle ricette e il lavoro di studio intrapreso dai concorrenti. Nonostante questo fosse un concorso impegnativo la partecipazione è stata entusiastica da ogni parte d’Italia, con la gradita sorpresa di una grande presenza femminile. La miscelazione futurista è un’occasione per la più autentica produzione italiana (vermouth, bitter, grappa, amari, liquidi di tradizione regionale e, perché no, anche vino) di essere ingredienti più importanti nel rinato mondo dei cocktail (per noi “polibibite”)”.

COMUNICATO STAMPA